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Le sovratensioni rappresentano la principale causa
di guasto dei dispositivi elettronici e d’interruzione
dell’attività produttiva. Le sovratensioni piu pericolose
sono causate da fulminazioni, da manovre elettriche
sulla rete di distribuzione e da interferenze parassite.
Origine delle sovratensioni
Scariche atmosferiche
Le scariche atmosferiche sono un fenomeno naturale
di grande portata. I fulmini rilasciano una potenza
che puo raggiungere diverse centinaia di gigawatt
e possono avere un effetto distruttivo o perturbatore
su impianti elettrici situati a diversi chilometri di
distanza dal punto in cui si manifestano.
Perché proteggersi dalle sovratensioni?
Negli ultimi anni la protezione dalle sovratensioni sta diventando una necessita a causa
dell’utilizzo sempre più diffuso di componenti elettronici, come per esempio i Mosfet, molto
sensibili “per natura” alle sovratensioni.
In passato sugli impianti elettrici trovavamo prodotti elettromeccanici, quali: motori, trasformatori,
ecc. di per se piu resistenti a questi fenomeni impulsivi.
Non sono quindi aumentate le cause di guasto, ma le nostre abitazioni e le industrie si stanno
popolando di dispositivi piu sensibili tanto che, come vedremo, anche la Norma CEI 64/8 con
la variante 3 in vigore dal 1 settembre 2011 prevede l’installazione di SPD anche nel quadro
principale delle unita residenziali.
Gli SPD trovano rapida applicazione e diffusione, non perche rappresentano una novità
commerciale da proporre al mercato ma perche rispetto ad altri sistemi di protezione alle
sovratensioni, sono economici, possono essere aggiunti in un impianto preesistente, funzionano
perfettamente se scelti e installati correttamente.
Principi generali
Prima di affrontare il complesso discorso che regola gli aspetti impiantistici, la scelta, l’installazione
e l’applicazione degli SPD, conviene innanzitutto presentare le tipologie degli SPD esistenti, la
suddivisione in zone degli ambienti e il valore di tenuta all’impulso delle apparecchiature
elettroniche. Informazioni utili per comprendere meglio il mondo degli SPD.
A seconda del ruolo a cui sono chiamati rispondere, gli SPD, vengono definiti di Classe I, se
destinati a limitare sovratensioni a cui e associata tutta o una parte della corrente di fulmine, di
Classe II, se destinati a proteggere le apparecchiature da sovratensioni indotte, e di Classe III,
se svolgono un ruolo di finitura, imponendo una bassa “tensione residua” (livello di protezione)
Le sovratensioni
Le sovratensioni in un sistema elettrico possono essere endogene o esogene: le prime fanno
riferimento alle sovratensioni di manovra, sovratensioni che vivono normalmente nella rete
elettrica, e nascono durante il normale funzionamento dell’impianto. Le seconde, invece,
identificano le sovratensioni di origine atmosferica.
Fulminazione diretta e indiretta
- della struttura
- in prossimita della struttura
- della linea elettrica
- in prossimita della linea elettrica
tensione nominale
230/400 V
tensione nominale
sovratensione temporanea 230/400 V
Sovratensioni di manovra
Le sovratensioni di manovra nascono dal normale funzionamento delle linee elettriche, ad esempio
dalla manovra di interruttori (apertura o chiusura), sono causate da brusche variazioni di carico
(inserzione di grossi carichi), arresto o marcia di motori, o brusche variazioni sulla rete come i
cortocircuiti. L’andamento della sovratensione e oscillatorio smorzato, con transitori molto ripidi
la cui durata puo essere nell’ordine dei μs.
In questa categoria possiamo racchiudere le sovratensioni a frequenza industriale dovute a guasti
in cabina o lungo la linea. Dalle prime si differenziano per la durata, molto maggiore, e per la
frequenza: 50-60 Hz.
Sovratensioni di origine atmosferica
Le sovratensioni di origine atmosferica nascono quando scocca un fulmine durante un’attivita
temporalesca. Il fulmine scocca in seguito all’accumulo di cariche negative in corrispondenza
della nube e positive sulla terra, tra le quali si stabilisce un campo elettrico maggiore della
rigidita dielettrica dell’aria che permette la scarica. In genere in seguito al primo colpo di
fulmine, si verificano 3 o 4 scariche successive.
Le sovratensioni possono essere “condotte” quando i fulmini colpiscono direttamente una linea
elettrica, oppure “indotte” quando i fulmini cadono in prossimita di un edificio o di una linea.
Il campo elettrico generato dal fulmine, investendo i conduttori crea le sovratensioni dannose
per i dispositivi ad essi collegati.
Classe (di prova) I: a questa classe appartengono gli SPD che vengono provati dal costruttore
con un generatore di forma d’onda Questa forma d’onda e quella che viene usata
per simulare il primo colpo di fulmine e definisce le prestazioni dell’SPD in termini di corrente impulsiva
Gli SPD di Classe I, sono
obbligatori in edifici dotati di parafulmine.
Vengono installati nel quadro principale nel punto di allacciamento con la rete elettrica.
Classe II: Vengono installati nei quadri di distribuzione.
Classe III: appartengono a questa classe i dispositivi che svolgono un ruolo di rifinitura, il grosso
dell’energia e stato rimosso dagli SPD installati a monte. Gli SPD di Tipo 3 sono i piu veloci, ed
eliminano le sovratensioni residue.
Livello di immunità, tensione di tenuta e danno economico
Possiamo concludere dicendo che tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche sono
caratterizzate da un valore di tensione che indica il livello di immunità alle sovratensioni: fino
a quando la sovratensione e al di sotto del livello di immunità dell’apparecchiatura, non vi sono
problemi. Se la sovratensione supera di poco questo valore possono verificarsi dei malfunzionamenti
dell’apparecchiatura, per valori superiori o ripetitivi gli isolamenti dei componenti vengono
stressati riducendo la vita utile; con un livello di sovratensione molto alto, invece, si può verificare
un guasto permanente.
Spesso le sovratensioni possono essere di entità tale da non danneggiare immediatamente
l’apparecchiatura, quindi non ci accorgiamo della loro presenza. Le ripetute sovratensioni di
ampiezza modesta, vanno a compromettere la rigidita dielettrica degli isolamenti, ne riducono
la vita utile riducendo cosi la tensione di tenuta del dispositivo. Se la sovratensione e tale da
superare la tensione di tenuta dell’isolamento solido (stressato) si verifica il cedimento
dell’isolante e la rottura permanente del dispositivo.
Si immagini ora di avere un inverter collegato ad una linea, soggetto a continue sovratensioni,
di valore tale che non lo portano alla rottura ma ne stressano gli isolamenti. Decidiamo di
aggiungere in parallelo un altro inverter. Al primo temporale quello vecchio si guasta, quello
nuovo funziona ancora… Perche ? A causa delle ripetute sovratensioni l’isolante del primo
inverter si e indebolito, fino a permettere la rottura permanente dell’apparecchio non appena
l’impulso proveniente dalla rete ne ha determinato il cedimento. Il secondo, più nuovo, continua
a funzionare, in quanto il livello della sovratensione non era cosi elevato da guastarlo con un
solo colpo.
Concludiamo questa parte introduttiva considerando anche l’aspetto economico: dietro alla
rottura di un dispositivo, non vi e solo il costo della sua sostituzione, che spesso costituisce il
danno economico minore, ma bisogna considerare il danno economico causato dal disservizio.
Se per esempio si guasta il server di prenotazione di un’agenzia viaggi ho un danno causato
dal lavoro che non può essere svolto. Pensiamo ad un aeroporto! Dunque l’SPD e sempre
conveniente dal punto di vista economico.
Non dobbiamo certo dimenticare che una sovratensione puo determinare danni ben piu gravi,
come la morte di persone, l’incendio di edifici con la perdita di opere di valore o il fermo
macchina di una linea di montaggio, aspetti che non possono e non devono essere trascurati in
fase di progettazione di un impianto elettrico.
Le sovratensioni
Le sovratensioni in un sistema elettrico possono essere endogene o esogene: le prime fanno
riferimento alle sovratensioni di manovra, sovratensioni che vivono normalmente nella rete
elettrica, e nascono durante il normale funzionamento dell’impianto. Le seconde, invece,
identificano le sovratensioni di origine atmosferica.
Sovratensioni di manovra
Le sovratensioni di manovra nascono dal normale funzionamento delle linee elettriche, ad esempio
dalla manovra di interruttori (apertura o chiusura), sono causate da brusche variazioni di carico
(inserzione di grossi carichi), arresto o marcia di motori, o brusche variazioni sulla rete come i
cortocircuiti. L’andamento della sovratensione e oscillatorio smorzato, con transitori molto ripidi
la cui durata può essere nell’ordine dei μs.
In questa categoria possiamo racchiudere le sovratensioni a frequenza industriale dovute a guasti
in cabina o lungo la linea. Dalle prime si differenziano per la durata, molto maggiore, e per la
frequenza: 50-60 Hz.
Sovratensioni di origine atmosferica
Le sovratensioni di origine atmosferica nascono quando scocca un fulmine durante un’attivita
temporalesca. Il fulmine scocca in seguito all’accumulo di cariche negative in corrispondenza
della nube e positive sulla terra, tra le quali si stabilisce un campo elettrico maggiore della
rigidità dielettrica dell’aria che permette la scarica. In genere in seguito al primo colpo di
fulmine, si verificano 3 o 4 scariche successive.
Le sovratensioni possono essere “condotte” quando i fulmini colpiscono direttamente una linea
elettrica, oppure “indotte” quando i fulmini cadono in prossimità di un edificio o di una linea.
Il campo elettrico generato dal fulmine, investendo i conduttori crea le sovratensioni dannose
per i dispositivi ad essi collegati.
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